Un Domani, un domani…
Del doman non v’è certezza… diceva un tale. Mi dicono, tra l’altro bravino, lo chiamavano il Magnifico.
Diamogli credito no? Mmmm come dicono i ragazzi oggi SNI.
Preferisco pensare che, se si mettono le basi e si costruisce dall’oggi, qualcosa di positivo succederà di sicuro un domani, qualcosa di positivo un domani ritroverò.
Per fortuna come me anche altri hanno una visione più positiva degli eventi e del futuro.
Così ad esempio i ragazzi di Nepi, provincia di Viterbo, che è già una settimana che lavorano sulle basi di un domani solido.
Che succede?
Che succede? Beh, succede che presso l’Associazione Vecchibulloni nella Tenuta dell’Inconcludente questa settimana ha avuto inizio il corso da lamieristica.
E’ già qualche giorno che i ragazzi si stanno concentrando su una vecchia Fulvia.
Auto storica che tutti noi abbiamo bene in mente e che è stata scelta per il corso. La Prescelta.
Messa su un supporto speciale per poter essere lavorata in ogni sua parte e smembrata appositamente, affinché i corsisti possano ricostruirne i pezzi. Inserita in una struttura che la configura come una tela da dipingere. Un cavalletto appositamente studiato per i corsi.
Dieci le persone che per tutta la settimana si stanno dedicando ad imparare l’antica arte del carrozziere.
Antica arte
Nulla di gotico o di ancestrale ma, questo mestiere, è oggi molto diverso dai suoi esordi.
Una volta il carrozziere era colui che realizzava tutti quei particolari per rendere un’auto, un furgone, un camion, ciò che era e non un semplice telaio o componentistica. Era colui che sagomava le lamiere, le lavorava e gli dava un senso compiuto. Rendeva bello ciò che nasceva utile.
Questo è quello che stanno facendo i ragazzi a Nepi, imparano a modellare la lamiera, raddrizzarla, curvarla, darle forme. Tagliare e cucire come in sartoria. L’auto come un buon abito di atelier va non solo studiato, pensato ma anche realizzato con tecniche specifiche.
Le auto esattamente come gli abiti sono per noi italiani campi di eccellenza assoluta.
Tecniche che vanno studiate ed eseguite sotto l’occhio esperto di un maestro, questo perché sono tecniche che oggi non sono più molto utilizzate, sono però ancora fondamentali per chi questo mestiere lo vuole fare seriamente.
Michele Di Gregorio, docente del corso è impegnato a trasmettere il sapere ma anche l’amore che questo mestiere sprigiona.
L’amore che attraverso le sapienti mani di un artigiano preparato riesce a diventare un’autovettura. Attività non facile ma nemmeno impossibile se si usano gli attrezzi giusti e le tecniche corrette. Questo Michele lo sa molto bene ma soprattutto lo sa insegnare in maniera superlativa.
Per capire di cosa stiamo parlando basta nominare la Carrozzeria Grazia o Pininfarina, immediatamente ci è chiaro di che amore e bellezza stiamo parlando!
Dieci
Dieci ragazzi, dieci carrozzieri che domani si troveranno ad avere delle competenze specifiche, cosa non di tutti, bisogna sottolinearlo.
Questi dieci ragazzi, non solo saranno dei carrozzieri migliori, perché si occupano della loro formazione professionale ma, saranno carrozzieri preparati perché sapranno esattamente cosa fare per ricostruire un pezzo di un’opera d’arte che noi italiani chiamiamo auto.
E questo è solo l’inizio dei corsi di formazione proposti dall’Associazione Vecchibulloni. Tra un mese ce ne sarà un altro, dove il tema sarà la verniciatura.
In questa occasione saremo presenti anche noi di Nanaimo 2.0 che abbiamo avuto l’onore di poter diventare partner tecnici dell’evento.
Durante il corso verranno utilizzati i nostri prodotti per spiegare la tecnica ed i trucchetti. Le tips del mestiere per i più giovani.
Info per corsi
Per chi fosse interessato a partecipare al corso ecco la mail alla quale scrivere per avere tutte le info del caso:
vecchibulloni@gmail.com
Partecipate, anche come sponsor, questi ragazzi hanno bisogno di supporto per continuare le loro attività, per mantenere vivo un patrimonio che appartiene a tutti noi amanti delle auto.
Spero di incontrare tanti di voi durante la settimana anche solo per un caffè ed una stretta di mano. La Tenuta dell’Inconcludente ci aspetta!
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